Utente:Croberto68/Sandbox8
Gerisso
[modifica | modifica wikitesto]- cattedrale su Commons
- residenza episcopale su Commons
- mappa della metropolia su Commons
- (RU) Иерисская, Святогорская и Ардамерийская митрополия, www.pravenc.ru
- (EL) Sito ufficiale della metropolia
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]La metropolia comprende parte dell'unità periferica della Calcidica.
Sede metropolitana è la città di Arnaia, dove si trova la cattedrale di Santo Stefano.[1]
Cronotassi
[modifica | modifica wikitesto]- Teodoto † (menzionato nel 982)[2][3]
- Elia † (circa X-XI secolo)[2][4]
- Giorgio † (prima di avril 1001 - prima di febbraio 1014)[2][5]
- Niceforo † (menzionato nel 1014)[2][6]
- Nicola † (menzionato nel 1032)[2][7]
- Giorgio † (prima del 1071 - dopo il 1085)[2][8]
- Basilio † (prima del 1104 - dopo il 1156/65)[2][9]
- Anonimo † (prima del 1198 - dopo il 1199)[10]
- Nicola † (menzionato nel 1200 circa)[2]
- Neofito † (menzionato nel 1235 circa)[2]
- Teofilo ? † (menzionato nel 1240 circa)[2]
- Teodoro † (circa 1256 - 1264)[11]
- Teodosio † (menzionato nel 1290)[2][12]
- Gregorio † (menzionato nel 1305)[2][13]
- Ieroteo † (menzionato nel 1310)[14][15]
- Teodosio † (prima del 1317 ? - dopo gennaio 1323)[2][16]
- Nifone † (prima di maggio 1325 - dopo il 1330)[2][17]
- Giacomo † (prima di dicembre 1334 - circa 1355/56)[2][18]
- Sergio † (menzionato nel 1355/56)[19][20]
- Davide † (prima del 1366 - dopo il 1371)[2][21]
- Isacco † (prima del 1375 - dopo il 1380 circa)[2][22]
- Teodosio † (prima del 1398 - dopo il 1400)[2][23]
- Galactio † (prima del 1407)[2][24]
- Nicandro † (menzionato nel 1441/42)[25]
- Doroteo † (prima del 1452 - dopo il 1454)[26]
- Metodio † (menzionato nel 1499)[27]
- Gregorio † (XVI secolo)[27]
- Macario † (prima del 1527 - dopo il 1543)[27]
- Ilarione † (menzionato nel 1555)[27]
- Davide † (menzionato nel 1564)[27]
- Eugenio † (menzionato nel 1569)[27]
- Cristoforo † (menzionato nel 1677)[28]
- Ignazio † (9 marzo 1702 - ?)[29]
- Daniele † (menzionato nel 1720 circa)[27]
- Teodosio † (? - 21 gennaio 1763 eletto metropolita di Tessalonica)[30]
- Giacomo † (menzionato nel 1768 circa)[27]
- Ignazio † (4 marzo 1789 - 1837 deceduto) - DA QUI IN AVANTI EL.WIKI
- Gioannizio † (1838 - 1869 deceduto) - spostò la sede dell'episcopato da Izvoro (Stratoniki) a Liarigovi (Arnaia)
- Dionisio † (21 febbraio 1871 - 11 marzo 1875 dimesso)
- Ambrogio Kassaras † (16 marzo 1875 - 1º marzo 1877 eletto metropolita di Platamona)
- Teoclito Papaioannou † (6 marzo 1877 - 5 marzo 1879 eletto metropolita di Polyani)
- Melezio Byzantios † (5 marzo 1879 - gennaio 1890 dimesso)
- Ilario Makaronis † (18 marzo 1890 - 16 gennaio 1899 dimesso)
- Gioacchino Anastasiadis † (18 marzo 1899 - 7 novembre 1906 dimesso)
- Partenio Bitsakis † (7 novembre 1906 - 5 agosto 1911 deceduto)
- Socrate Stavridis † (6 novembre 1911 - 17 settembre 1944 deceduto)
- Dionisio Papanikolopoulos † (19 novembre 1944 - 25 settembre 1951 eletto metropolita di Metropolia di Edessa e Pella)
- Cipriano Poulakos † (30 settembre 1951 - 3 febbraio 1959 eletto metropolita di Monembasia)
- Paolo Sofos † (28 maggio 1960 - 22 gennaio 1980 dimesso)
- Nicodemo Anagnostou † (29 marzo 1981 - 16 settembre 2012 deceduto)
- Teoclito Athanassopoulos, dal 5 ottobre 2012
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EL) Μητροπολιτικός ναός Αγίου Στεφάνου, odysseus.culture.gr
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s (FR) Papachryssanthou, Histoire d'un évêché byzantin: Hiérissos en Chalcidique, pp. 388-395.
- ^ Theodotos, PMBZ nº 27980.
- ^ Vitalien Laurent, Le corpus des sceaux de l'empire Byzantin Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive., vol. V/1, Paris, 1963, nº 471.
- ^ Georgios, PMBZ nº 22224.
- ^ Nikephoros, PMBZ nº 25668.
- ^ (EN) Nikolaos, bishop of Hierissos, PBW.
- ^ (EN) Giorgios, bishop of Hierissos, PBW.
- ^ (EN) Basileios, bishop of Hierissos, PBW.
- ^ (EN) Bishop (Nikolaos?) of Hierissos in 1190s, PBW.
- ^ (DE) PLDP, nº 7376.
- ^ (DE) PLDP, nº 7109.
- ^ (DE) PLDP, nº 91715.
- ^ (DE) PLDP, nº 8119.
- ^ Papachryssanthou (p. 391) pone questo vescovo nel 1295 e non nel 1310, per una diversa lettura dell'indizione del documento che lo menziona.
- ^ (DE) PLDP, nº 91972.
- ^ (DE) PLDP, nº 20626.
- ^ (DE) PLDP, nº 92063.
- ^ (DE) PLDP, nº 25201.
- ^ Questo vescovo è omesso nella cronotassi di Papachryssanthou, che pone la morte del predecessore Giacomo poco prima del 1365.
- ^ (DE) PLDP, nº 5005.
- ^ (DE) PLDP, nº 8238.
- ^ (DE) PLDP, nº 7108.
- ^ (DE) PLDP, nº 91585.
- ^ (DE) PLDP, nº 20237.
- ^ (DE) PLDP, nº 91840.
- ^ a b c d e f g h (FR) Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques, vol. XXIV, col. 1452
- ^ (EL) Δημήτρης Αποστολόπουλος, Η Νομική Συναγωγή του Δοσιθέου. Μία πηγή και ένα τεκμήριο, Αθήνα, 1987, p. 159, nº 161.
- ^ (EL) Απόστολος Γλαβίνας, Αρχιερείς της επισκοπής Αρδαμέριου, Μακεδονικά 20 (1980), p. 17 (nº 19).
- ^ (FR) Louis Petit, Nouveaux évêques de Thessalonique, in Echos d'Orient VI (1903), pp. 297.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, edizione online (PMBZ)
- (EN) Prosopography of the Byzantine World, 2016, ed. online (PBW)
- (DE) Erich Trapp, Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, CD ROM-Version, Wien, 2001 (PLDP)
Ardamerio
[modifica | modifica wikitesto]- Elia † (X secolo)[1]
- Giovanni † (menzionato nel 943)[2]
- Demetrio † (menzionato nel 1196)[3]
- Teodosio † (prima del 1310 - dopo il 1318)
- Anonimo † (inizio del XV secolo)
- Gregorio † (prima metà del XV secolo)
- Gregorio † (menzionato nel 1503/1504)
- Ioasaf † (menzionato nel febbraio 1541)
- Filoteo † (menzionato nel maggio 1541)
- Acacio † (menzionato nel 1543/1544)
- Galazio † (prima del 1560 - dopo il 1565)
- Matteo † (menzionato nel 1569)
- Zosimo † (menzionato nel 1611)
- Samuele † (menzionato nel 1619)
- Melezio † (menzionato nel 1638)
- Teofane † (? - giugno 1651 eletto vescovo di Kassandra)
- Melchisedek † (5 giugno 1680 - )
- Teoclito † (menzionato nel 1702)
- Anonimo † (menzionato nel 1738)
- Gregorio † (menzionato nel 1767/1769)
- Ignazio † (prima del 1805 - 1823 dimesso)
- Antimo † (settembre 1823 - dicembre 1831 eletto metropolita di Polyani)
- Ignazio † (dicembre 1831 - 1869 dimesso)
- Antimo † (dicembre 1869 - 6 marzo 1876 dimesso)
- Costanzo Matoulopoulos † (7 marzo 1876 - 29 luglio 1889 eletto metropolita di Servia e Kozani)
- Sofronio Nistopoulos † (febbraio 1890 - 18 gennaio 1901 eletto metropolita di Strumica)
- Doroteo Moschidis † (22 giugno 1901 - 13 maggio 1911 deceduto)
- Gioacchino Stroubis † (10 luglio 1911 - 24 febbraio 1922 eletto metropolita di Coriza)
- Callinico Kreatsoulis † (8 ottobre 1924 - 20 febbraio 1934 dimesso)
Note
[modifica | modifica wikitesto]Eparchia di Bregalnika
[modifica | modifica wikitesto]Per Bregalnika cf.: https://eprints.ugd.edu.mk/6538/1/prvi%20sest%20strani%20nenumerirani.pdf
https://issuu.com/sonjcemarceva/docs/____________________________________9e8392e625a107
https://dokumen.tips/documents/-5790561b1a28ab900c97cdc4.html?page=1
Titoli nelle Chiese ortodosse
[modifica | modifica wikitesto]Cercando qua e la nei siti web e in wiki:
- Chiesa ortodossa bulgara - Fonte: sito web. Tutte le circoscrizioni ecclesiastiche hanno il nome di eparchia, ma i loro vescovi portano tutti il titolo di metropolita. Non esistono province ecclesiastiche. Il metropolita dell'eparchia di Sofia è il patriarca della Chiesa ortodossa bulgara. Non ho trovato se qualcuno (il patriarca?) porta anche il titolo di "Arcivescovo".
- Chiesa ortodossa serba - Fonte: Non ho trovato sul sito web l'elenco delle diocesi, cf. wiki serba. Solo il patriarca porta il titolo di Arcivescovo, oltre a quello di metropolita di Belgrado. Tutte le circoscrizioni in Serbia si chiamano eparchie, e sembra che i loro titolari portano il solo titolo di "vescovo". Non esistono province ecclesiastiche. Esistono metropolie (non equivalente di province ecclesiastiche), ma solo fuori dalla Serbia.
- Chiesa ortodossa russa - Fonte: nel sito web ufficiale elenco metropolie e diocesi. La Chiesa è organizzata in metropolie (=province ecclesiastiche), composte da più eparchie (=diocesi). Uno dei vescovi di queste porta il titolo di "metropolita". Non ho trovato se e chi porta il titolo di "Arcivescovo".
- Chiesa ortodossa rumena - Fonte: sito web. La Chiesa è divisa in metropolie (=province ecclesiastiche), ognuna delle quali è costituita da 1 o più arcidiocesi e diocesi, rette da arcivescovi (Arhiepiscopul) e vescovi (Episcopul), uno dei quali ha il titolo di metropolita (Mitropolitul). Andrebbe studiato perchè nella stessa metropolia ci sono più arcivescovi (motivi storici? altro?).
- Chiesa ortodossa greca (di Grecia) - Fonte: sito web. Tutte le diocesi sono metropolie e i loro vescovi hanno il titolo di metropoliti. Non esistono province ecclesiastiche. Due soli portano il titolo di Arcivescovo, quello di Atene e quello di Creta (e le loro sedi si chiamano Arcidiocesi e non Metropolia come tutte le altre).
- Patriarcato ecumenico di Costantinopoli - Fonte: wikipedia (ma avevo in passato controllato sul sito ufficiale, che ora hanno cambiato). Tutto uguale alla Chiesa ortodossa greca: solo il patriarca ha il titolo di Arcivescovo, tutti gli altri vescovi sono metropoliti e le loro sedi si chiamano Metropolie. Non esistono province ecclesiastiche.
- Patriarcato greco-ortodosso di Antiochia - Fonte: sito web (in inglese). In base a questa pagina tutti i vescovi hanno il titolo di Metropolita. Tutte le sedi, nella versione inglese del sito, hanno il titolo di "Arcidiocesi" (bisognerebbe vedere in arabo!?). Difficile sapere altro, poichè anche i siti web delle singole arcidiocesi sono o in arabo o in inglese (qui si trova sempre Archdiocese). Non esistono province ecclesiastiche.
- Patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme - Fonte: sito web (nella versione inglese). Il Santo Sinodo ([1]) è costituito dal Patriarca, 3 Metropoliti, 7 Arcivescovi e 7 Archimandriti. Tuttavia le sedi operative sono solo 2 ([2]), Tolemaide (con sede a Akko) e Nazareth, a cui, probabilmente, ci sarebbe da aggiungere Gerusalemme (che manca nell'elenco citato). Cmq, le sedi sono chiamate "Holy Metropolis" e i vescovi "Metropoliti".
- Patriarcato greco-ortodosso di Alessandria - Fonte: sito web. Questa è l'unica chiesa ortodossa dove, accanto a 31 Metropolie e Metropoliti ([3]), esistono anche 7 diocesi (episkopé) e vescovi (episcopoi) [4]. Non sembrano cmq esistere province ecclesiastiche. In base a questa pagina, i vescovi hanno il titolo di "vescovi eparchiali" (la traduzione di google da "Vescovi provinciali").
Diocesi di Liternum
[modifica | modifica wikitesto]Tutti gli autori indicati ammettono l'esistenza di una ecclesia Patriensis, documentata nell'epistolario di papa Pelagio I (558-559). Ma nessun vescovo è noto, se non l'anonimo indicato nell'epistolario pelagiano.
Più discussa e controversa l'assegnazione del vescovo Aprile ecclesiae Laterianae, che prese parte al concilio del 501 (o 502), alla diocesi di Literno, località nei pressi della quale si trova la ecclesia Patriensis documentata mezzo secolo prima.
- (LA) Ferdinando Ughelli-Nicola Coletti, Italia sacra, vol. X, Venezia, 1722, coll. 122-123
- Francesco Lanzoni, Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604), vol. I, Faenza, 1927, p. 206
- (FR) Charles Pietri, Luce Pietri (ed.), v. Aprilis 2, Prosopographie chrétienne du Bas-Empire. 2. Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604), École française de Rome, vol. I, 1999, p. 170
- Joseph-Marie Sauget, Fortunata, Bibliotheca Sanctorum, vol. V, 1964, coll. 975-976
- (LA) Paul Fridolin Kehr, Italia Pontificia, VIII, Berolini, 1935, pp. 295–296
- (LA) Philipp Jaffé, Regesta pontificum romanorum, terza edizione riveduta e ampliata a cura di Klaus Herbers, vol. I, Gottinga, 2016, p. 319, nº 1917
- Eliodoro Savino, Le diocesi della Campania tardoantica. Considerazioni su identità regionale e identità cristiana, «Campania sacra. Rivista di Storia Sociale e Religiosa del Mezzogiorno», vol. 37,1, 2006, pp. 65-84
- Raffaele Calvino, Diocesi scomparse in Campania (Cumae, Misenum, Liternum, Vicus Feniculensis, Volturnum), Napoli, 1969, pp. 73-74
- Diocesi di Aversa, Beweb - Beni eclesiastici in web (con informazioni sulla diocesi di Liternum) - cf ulteriori informazioni alla scheda su VICUS
Titoli uniti (AP 1998 e 2023)
[modifica | modifica wikitesto]- Aix - ha unito il titolo di Arles, 6 ottobre 1822
- Alessandria d'Egitto (vicarito apostolico) - ha unito i titoli di Eliopoli di Egitto e di Porto Said, 30 novembre 1987
- Albi - ha unito i titoli di Castres e Lavaur, 17 febbraio 1922
- Algeri - unito il titolo di Iulia Caesarea
- Ardagh - ha unito il titolo di Clonmacnois
- Arras - ha unito i titoli di Boulogne e Saint-Omer, 23 novembre 1853
- Auch - ha unito i titoli di Condom, Lectoure e Lombez, 29 giugno 1908
- Autun - ha unito i titoli di Chalon-sur-Saone e Macon, 19 luglio 1853, e il titolo abbaziale di Cluny, 15 dicembre 1962
- Basse-Terre - ha unito il titolo di Pointe-à-Pitre
- Bayeux - ha unito il titolo di Lisieux, 12 giugno 1855
- Bayonne - ha unito i titoli di Lescar e Oloron, 22 giugno 1909
- Beauvais - ha unito i titoli di Noyon e Senlis, 12 aprile 1851
- Belgrado - ha unito il titolo di Smederevo, 23 dicembre 1729
- Bordeaux - ha unito il titolo di Bazas, 20 novembre 1937
- Costantina - ha unito il titolo di Ippona, 23 settembre 1867
- Coutances - ha unito il titolo di Avranches, 12 luglio 1854
- Digne - ha unito i titoli di Riez e Sisteron, 15 febbraio 1916
- Goa e Damao - ha unito il titolo di patriarca ad honorem delle Indie Orientali, e il titolo Arciv. di Cranganore, 1º settembre 1886
- Homs, Emesa dei Greco-Melkiti - ha unito i titoli di Hama e Jabrud, 1849
- Homs, Emesa dei Siri - ha unito i titoli di Hama e Nabk
- Hvar, Lesina - ha unito i titoli di Brac e Vis, 14 gennaio 1889
- La Rochelle - ha unito il titolo di Saintes, 22 gennaio 1852
- Maribor - ha unito il titolo di Lavant, 5 marzo 1962
- Montpellier - ha unito i titolo di Lodève, Béziers, Agde e Saint-Pons-de-Thomières, 16 giugno 1877
- Nimes - ha unito i titoli di Uzes e Ales, 27 aprile 1877
- Pamiers - ha unito i titoli di Couserans e Mirepoix, 11 marzo 1910
- Périgueux - ha unito il titolo di Sarlat, 17 giugno 1854
- Quimper, Cornouailles - ha unito il titolo di Léon, 23 novembre 1853
- Rennes - ha unito i titoli di Dol e Saint-Malo, 13 febbraio 1880
- Rodez - ha unito il titolo di Vabres, 21 maggio 1875
- Saint-Brieuc - ha unito il titolo di Treguier, 23 gennaio 1852
- Sens - ha unito il titolo di Auxerre, 3 giugno 1823
- Soissons - ha unito i titoli di Laon e Saint-Quentin, 11 giugno 1901
- Toulouse - ha unito i titoli di Saint-Bertrand de Comminges e Rieux, 19 gennaio 1935
- Trani-Barletta-Bisceglie - ha unito il titolo di Nazareth, 22 settembre 1828
- Valence - ha unito i titoli di Die e Saint-Paul-Trois-Chateaux, 12 giugno 1911
Titoli abbaziali o altro:
- Locri-Gerace - ha unito il titolo di Abate commendatario di Santa Maria di Polsi, 8 aprile 1920
- Matera-Irsina - ha unito il titolo abbaziale di S. Michele Arcangelo di Montescaglioso, 5 agosto 1910
- Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela - ha unito il titolo archimandritale del Santissimo Salvatore, 30 settembre 1986
- Modena-Nonantola - ha unito il titolo abbaziale di Nonantola, 30 settembre 1986
- Parma - ha unito il titolo abbaziale di Fontevivo, 14 agosto 1892
- Piacenza-Bobbio - ha unito il titolo abbaziale di San Colombano, 4 agosto 1923
- Rieti - ha unito il titolo abbaziale di S. Salvatore maggiore, 3 giugno 1925
- Sabina-Poggio Mirteto - ha unito il titolo abbaziale di Farfa, 25 novembre 1841
- Viterbo - ha unito il titolo abbaziale di San Martino al Cimino, 27 marzo 1986
Vari Testi Polacchi
[modifica | modifica wikitesto]Studi sulla Vixdum Poloniae unitas:
- Gniezno (cf. [5] e bibliografia citata)
- Siedlce
- Włocławek (acquisti)
- Chelmno
- Cracovia (anche [6])
- Przemyśl
- Lomza (?), forse anche [7]
- Pinsk
Circa Totus tuus Poloniae populus:
Altro:
- Varmia nel dopoguerra (1945-1965)
- Diocesi di Warmia negli anni 1945-1972